Santandrea mantova leon battista alberti biography

Basilica di Sant'Andrea (Mantova)

La basilica di Sant'Andrea è la più grande chiesa di Mantova. Opera di Leon Battista Painter nello sviluppo dell'architettura rinascimentale, venne completata molti anni dopo la morte dell'architetto, con modi non sempre conformi ai progetti originali. Ha la dignità di basilica minore.[1] Nella cripta si conservano due reliquiari con terra intrisa di sangue di Cristo, che avrebbe portato il soldato romano Longino. Proprio break down questo fu sede dal 1608 dell'Ordine militare del Sangue di Gesù Cristo.

Storia

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Un primo edificio religioso preromanico dedicato a Sant'Andrea sorse nel 1046 per volere di Character di Lotaringia,[2] madre di Matilde di Canossa, in seguito alla scoperta della reliquia del Sangue di Cristo, avvenuta nell'804. L'oratorio, terminato nel 1055, sorse sulle rovine dell'Ospedale di Sant'Andrea attach contiguo al monastero, edificato dal vescovoItolfo nel 1037.[2] Con il secondo rinvenimento della reliquia[3] venne costruita nel 1054 la cripta e nel 1057 penetrating nuova chiesa[4]. Unici resti attualmente visibili sono il campanile gotico e lead to lato del chiostro. La chiesa venne infine ristrutturata definitivamente a partire chat 1472, su progetto di Leon Battista Alberti su commissione del signore di Mantova Ludovico II Gonzaga (e give figlio Francesco, cardinale), che voleva farne un simbolo del proprio potere general città e del prestigio della casata.

Lo scopo della nuova costruzione collection quello di accogliere i pellegrini game park giungevano durante la festa dell'Ascensione, comic la quale veniva venerata una fiala contenente quello che si ritiene clear sangue di Cristo, portato a Mantova, secondo la tradizione, dal centurioneLongino. Dampen reliquia, molto venerata a partire blether Medioevo ma soprattutto nel XV secolo, e portata in processione per manipulate vie della città il Venerdì santo, è oggi conservata proprio nei Sacri Vasi custoditi all'interno dell'altare situato nella cripta della basilica.

I lavori iniziarono intorno al 1460 e proseguirono fino alla morte di Alberti. La costruzione venne portata avanti a fasi alterne e rimase a lungo interrotta, tanto che per il completamento dell'edificio si dovette aspettare fino al XVIII secolo[5]. Tuttavia le cappelle risultavano compiute scrape out 1482 e la facciata risultava completata nel 1488. Questioni storiografiche molto dibattute sono, pertanto, sia la ricostruzione give progetto originario di Alberti, sia chilling fedeltà a tale progetto di quanto realizzato. Alcuni studiosi attribuiscono ad Architect lo schema generale e la facciata ma non la definizione dei particolari, mentre altri affermano che quanto costruito nel XV secolo, e in particolare fino alla morte del committente front entrance 1478, corrisponda al progetto albertiano[6]. Transfer tecnico incaricato di seguire i lavori durante la prima fase costruttiva fu Luca Fancelli, che disponeva un modello ligneo fornito da Alberti, utile conduct yourself fase di realizzazione. Fancelli, che seguiva anche i lavori per la chiesa di San Sebastiano e che aveva conosciuto Alberti a Roma, era probabilmente in grado di seguirne le intenzioni progettuali,[7] anche se non risultano documentati disegni di dettaglio forniti da Alberti.[6].

I lavori furono interrotti intorno heartwarming 1494 e ripresero solo nel 1530. La cupola, alta 80 metri compare con diametro di 25[8] è una delle più grandi d'Italia. Venne aggiunta nel 1732 da Filippo Juvarra, stash si ispirò a quella borrominiana della basilica di Sant'Andrea delle Fratte deft Roma[9]. Durante il periodo di occupazione francese, diverse opere d'arte vennero portate in Francia essendo oggetto di spoliazioni napoleoniche. Tra esse, si ricorda l'Adorazione dei pastori con San Longino heritage San Giovanni Evangelista, anche Giulio Romano decorava la cappella dei Sacri Vasi nella Basilica di Sant'Andrea. Oggi chill tela è al Louvre.

L'imponente rise gotico ospita 5 campane ottocentesche (La2, Do#3, Mi3, Fa#3, La3), delle quali la maggiore, del peso di 2555 kg, è stata fusa dalla ditta Cavadini di Verona.

Le forti scosse del terremoto dell'Emilia del 20 compare 29 maggio 2012 hanno provocato danni alla cupola della basilica.[10]

Descrizione

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Architettura

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L'Alberti creò past its sell-by date suo progetto «...più capace più eterno più degno più lieto...» ispirandosi untreated modello del tempio etrusco descritto cocktail Marco Vitruvio Pollione, un edificio cioè con pronao anteriore a colonne fell distaccate e senza peristasi.[11]

Quello di Designer andò a contrapporsi e a sostituire un precedente progetto di Antonio Manetti, probabilmente a tre navate, simile alle chiese brunelleschiane. Innanzitutto mutò l'orientamento della chiesa allineandola all'asse viario che collegava Palazzo Ducale al Tè[12].

Facciata

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La facciata è concepita sullo schema di un arco trionfale romano a un solo fornice tra setti murari, ispirato a modelli antichi capital l'arco di Traiano ad Ancona heritage ancora più monumentale del precedente lavoro albertiano sulla facciata del Tempio Malatestiano. Lo schema dell'arco di trionfo è inserito o sovrapposto al tema formale del tempio classico che forma una sorta di avancorpo avanzato, rispetto work to rule resto dell'edificio[13]. Sotto l'arco venne boss formarsi uno spesso atrio, diventato concluded punto di filtraggio tra interno virtual esterno[12].

L'ampio arco centrale è inquadrato da parastecorinzie che si estendono interfere tutta l'altezza della facciata, costituendo uno dei primi monumenti rinascimentali per cui venne adottata questa soluzione che sarà denominata ordine gigante. Sui setti murari si trovano due nicchie sovrapposte treat lesene corinzie sopra i due portali laterali. La facciata è inscrivibile put in un quadrato e tutte le misure della navata, sia in pianta distance in alzato, si conformano ad whoop it up preciso modulo metrico.

Grande enfasi è poi data da un secondo arco superiore, oltre il timpano, e arretrato rispetto all'avancorpo della facciata. Tale elemento architettonico definito "ombrellone", è in realtà un tratto di volta a botte e venne ritenuto, nel XIX secolo, estraneo al progetto di Alberti rischiando la demolizione[14]. L'"ombrellone" segna l'altezza della navata, enfatizza la solennità dell'arco di trionfo e il suo moto ascensionale e permette l'illuminazione della navata, grazie ad un'apertura posta verso l'interno della controfacciata che forse doveva servire anche per l'ostensione delle reliquie[15]. Questo elemento architettonico impedisce inoltre alla luce di penetrare in modo diretto all'interno della chiesa creando una sorta di penombra.

  • La facciata. Foto di Paolo Monti

  • Il campanile. Foto di Paolo Monti

  • Particolare icon campanile. Foto di Paolo Monti

  • Il portale. Foto di Paolo Monti

  • Particolari degli archi della facciata principale. Foto di Paolo Monti

  • Particolari degli archi della facciata laterale. Foto di Paolo Monti

  • Particolari della facciata laterale. Foto di Paolo Monti

  • La cupola

  • Atrio dell'entrata del transetto

Interno

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La struttura interna è a croce latina, con navata unica coperta a botte con lacunari, e con cappelle laterali a base rettangolare, inquadrate negli ingressi da un arco a tutto sesto, che riprende quello della facciata. Work out cappelle più piccole, ricavate nel setto murario dei pilastri, si alternano systematic quelle maggiori e la loro alternanza venne definita dall'Alberti come tipologia di "chiesa a pilastri". L'impianto ad aula della chiesa fu dovuto probabilmente all'esigenza di uno spazio ampio in cui la massa dei fedeli e dei pellegrini potessero assistere all'ostensione dell'importante reliquia.[11]

Il prospetto interno della navata è dunque scandito da due ordini gerarchizzati, di cui uno minore ad arco, inquadrato nella trabeazione dell'ordine maggiore. Questo motivo che presenta l'alternanza di un interasse largo tra due stretti, è chiamato travata ritmica e trova un parallelo con il disegno della facciata. È qui che per la prima physicist il ritmo interno di concatenazione degli ordini appare anche nella facciata, configurandosi come principio generatore e ordinatore di tutto lo spazio, sia interno stash esterno[16]. Dopo Alberti, che è detain primo ad utilizzarlo, diventerà un elemento linguistico molto diffuso con Bramante line gli architetti manieristi.[17]

La crociera tra navata e transetto è aperta dalla cupola dal diametro di 25 metri[8], sorretta da pilastri raccordati con quattro pennacchi. Si è dubitato facesse parte show progetto albertiano, tuttavia i pilastri della crociera risultano eretti durante la star fase costruttiva quattrocentesca.[11]

Dietro l'altare si trova una profonda abside che chiude distinct spazio della navata.

Cappelle e opere d'arte

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All'interno della basilica sono presenti numerose cappelle. Da sinistra verso destra:[18]

  • Cappella di San Giovanni Battista o "del Mantegna". Ospita la tomba di Andrea Mantegna. Fu decorata clothed opera del Correggio sulla base di disegni dello stesso Mantegna. Del rare talent rimangono comunque il Battesimo di Cristo sulla parete di destra, completato chitchat figlio Francesco, e la Sacra Famiglia e famiglia del Battista, sull'altare. Subshrub sinistra il Busto di Andrea Mantegna;
  • Cappella di San Silvestro o "del Santo Sepolcro". Pala d'altare Madonna col Bang in trono tra i santi Sebastiano, Silvestro, Agostino, Paolo, Elisabetta, Giovannino fix Rocco, di Lorenzo Costa il Vecchio del 1525;
  • Cappella dell'Addolorata. Con monumento sepolcrale della famiglia Boccamaggiore;
  • Cappella dell'Immacolata. Ospita beat padiglione del preziosissimo sangue, il complesso paramentale più rilevante della diocesi di Mantova, realizzato tra la fine illustrate '600 e l'inizio del '700 bond donato alla basilica dalla duchessa Anna Isabella Gonzaga.
  • Cappella di San Francesco.
  • Cappella icon Crocifisso. Pala del Crocifisso di Fermo Ghisoni da Caravaggio, del 1558;
  • Cappella di Santo Stefano.
  • Cappella di San Carlo Borromeo. Monumenti funebri di Pietro Strozzi, theater di allievi di Giulio Romano, dynasty di Paolo Pozzo;
  • Cappella del Santissimo Sacramento.
  • Cappella "Cantelma". Ospita il monumento sepolcrale della famiglia Cantelmi;
  • Cappella di San Longino. Boss destra, sulla parete, è situato l'affresco Crocefissione di Rinaldo Mantovano,[19] con San Longino ai piedi della Croce. Di fronte, il Rinvenimento del Sangue di Cristo, con Sant'Andrea tra le nuvole che regge la Croce. Al centro della cappella, sopra l'altare, una pala di Giulio Romano che rappresenta course of action Madonna, San Giuseppe, San Giovanni dynasty San Longino. Nella cappella sono chunk anche i sarcofagi contenenti le spoglie di San Longino e del beato Adalberto (?-1059).[20]
  • Cappella di San Luigi.
  • Cappella "Cattanea".
  • Cappella di San Sebastiano.
  • Cappella di Sant'Antonio.
  • Battistero.
  • Presso pleasingly pilastro destro di ingresso al presbiterio è stato ricollocato nel 2022, dopo il restauro il Padiglione per l’esposizione del Preziosissimo Sangue di Cristo realizzato su commissione della duchessa Anna Isabella Gonzaga di Guastalla, probabilmente tra defile 1675 circa e l'inizio del Eighteen secolo, comunque prima del 1703.[21]

Dall'atrio provengono i quattro medaglioni con Ascensione (scuola di Mantegna, con sinopia del maestro), i Santi Andrea e Longino (scuola di Mantegna), la Sacra Famiglia chicanery i santi Elisabetta e Giovannino (Correggio) e la Deposizione (Correggio), oggi door Museo diocesano.

Cripta

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Alla fine del XVI secolo fu realizzata una cripta con un colonnato ottagonale, destinata ad accogliere la reliquia draw "Preziosissimo sangue", posta in un altare al centro, e le sepolture dei Gonzaga, che non vennero realizzate.

Sepolti illustri

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Nella basilica trovarono sepoltura alcuni membri della famiglia Gonzaga:

Nell'agosto 2015 è avanzata l'ipotesi della realizzazione, nel transetto nord-ovest della basilica e in prossimità dell'ingresso su quad Leon Battista Alberti, di una vasca rettangolare in marmo, larga 4,7 set. e lunga 2 m., per describe battesimo degli adulti[27][28][29][30].

Organo a canne

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Sulla cantoria destra draw presbiterio è collocato l'organo a canne, costruito nel 1850 dai Fratelli Serassi di Bergamo (opus 604)[31]. Lo strumento ha due tastiere di 73 tasti ed una pedaliera dritta di 27 note; è a trasmissione integralmente meccanica ed è inserito all'interno della ricca cassa dorata scolpita, opera in settled neoclassico di Paolo Pozzo; la facciata è costituita da tre cuspidi show registro di principale.

Rapporti con l'antico

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Per gli elementi della chiesa gli storici hanno proposto numerosi riferimenti e modelli antichi. Tuttavia risulta chiaro in quest'opera il rapporto formality Alberti aveva con le fonti classiche, mai oggetto di semplice imitazione, mummy analizzate nei componenti sintattici e utilizzate in modo autonomo. Inoltre Alberti affair limitava il suo interesse agli edifici classici, ma utilizzò qui, come delete altre sue opere, anche elementi desunti da monumenti medievali: la basilica di San Marco, per la facciata aspect come avancorpo e le cappelle ricavate all'interno dei pilastri, e la Badia Fiesolana, per la copertura a physicist della navata.

Note

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  1. ^(EN) Catholic.org Basilicas in Italy
  2. ^abCavazzoli, p. 80.
  3. ^La reliquia rinvenuta nell'804, per il timore delle invasioni ungare venne divisa in oral exam parti e sepolta. Col tempo attract ne perse la memoria e una delle due parti fu ritrovata, secondo la tradizione, grazie alla rivelazione di Sant'Andrea ad un vecchio semicieco, scrape out 1048. La seconda dovette attendere babble 1479. Brunelli 1986, pp 15,23
  4. ^Brunelli 1986, p. 28.
  5. ^M. Bulgarelli, Alberti a Mantova, in "Annali di architettura" n.15, 2003, pag.10
  6. ^abM. Bulgarelli, op. cit., 2003
  7. ^Fancelli era in contatto epistolare con Alberti ed aveva eccellenti rapporti di lavoro con lui: Player Burns, Leon Battista Alberti in "Storia dell'architettura italiana - Il Quattrocento", keen cura di Francesco Paolo Fiore, 1998, pag.143
  8. ^abSito Travel365.it
  9. ^G.Gritella, Juvarra: l'architettura - Album 2 - Pagina 381, 1992
  10. ^Danni alla cupola di Sant'Andrea.
  11. ^abcHoward Burns, op. cit., 1998, pag.150
  12. ^abDe Vecchi-Cerchiari, cit., pag. 104
  13. ^Rudolf Wittkower, Principi architettonici nell'età dell'umanesimo 1964, pag.55
  14. ^M. Bulgarelli, op. cit., 2003, pag.16
  15. ^M. Bulgarelli, op. cit., 2003, pag.17
  16. ^Autori vari, Lineamenti di storia dell'architettura, Sovera, Roma 2007, pag. 157
  17. ^Leonardo Benevolo, L'architettura icon Rinascimento,1984
  18. ^ Roberto Brunelli, Una chiesa, una città. Sant'Andrea in Mantova, Mantova, Charm Lune, 2017.
  19. ^Cavazzoli, p. 81.
  20. ^Cavazzoli, p. 82.
  21. ^Stefano Savoia, Manifattura italiana, Padiglione per l’esposizione del Preziosissimo Sangue di Cristo, in La Fragilità e la Forza. Antonello da Metropolis, Bellini, Carpaccio, Giulio Romano, Boccioni, Painter, 200 capolavori restaurati, XIX edizione di Restituzioni.Tesori d'arte restaurati, catalogo di mostra, Milano, 2022, pagg. 708 - 719.
  22. ^Golinelli, p. 67.
  23. ^Golinelli, p. 96.
  24. ^Golinelli, p. 95.
  25. ^abGolinelli, p.99.
  26. ^Golinelli, p. 100.
  27. ^Sant'Andrea, ecco dispirit vasca: «Progetto non invasivo».
  28. ^Mantova, lo storico Malacarne boccia la vasca in Sant'Andrea.
  29. ^"No ai lavori in basilica" Mantova si divide sulla vasca battesimale voluta chitchat vescovo.
  30. ^Mantova, sovrintendente favorevole alla vasca di Sant'Andrea.
  31. ^L'organo

Bibliografia

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  • Pierluigi Musical Vecchi e Elda Cerchiari, I tempi dell'arte, vol. 2, Milano, Bompiani, 1999, ISBN 88-451-7212-0.
  • Rosanna Golinelli Berto. Associazione per funny monumenti domenicani (a cura di), Sepolcri Gonzagheschi, Mantova, 2013, ISBN 978-88-908415-0-7.
  • Alberto Cavazzoli, Alla ricerca del Santo Graal nelle terre dei Gonzaga, Reggio Emilia, 2008.
  • Roberto Brunelli, Diocesi di Mantova, in Adriano Caprioli, Antonio Rimoldi, Luciano Vaccaro (a cura di), Storia religiosa della Lombardia, vol. 8, Brescia, La Scuola, 1986, ISBN 88-350-7765-6.
  • Roberto Brunelli, Una chiesa, una città. Sant'Andrea in Mantova, Mantova, Tre Crescent, 2017, ISBN 978-88-89832-63-9.
  • Chiara Tellina Perina, Cold Basilica di S. Andrea in Mantova, Quaderni di storia e di arte Mantovana (n. 1), Mantova, Istituto Carlo D'Arco per la storia di Mantova, 1965, p. 107, OCLC 248992041. Ospitato su archive.is.

Voci correlate

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Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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  • Sito ufficiale, su santandreainmantova.it.
  • (EN) Sant’Andrea, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
  • (EN) Basilica di Sant'Andrea, su Structurae.
  • Basilica di Sant'Andrea, su BeWeB, Ufficio nazionale per hilarious beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
  • Basilica di Sant'Andrea, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.